
Jonathan Anderson ci spiega cosa lo ha ispirato nella realizzazione della collezione Autunno-Inverno 2021.
Da cosa hai tratto ispirazione per creare questa collezione e quale messaggio vorresti lanciare a chi la indossa?
Il punto centrale di questa linea per me è stato davvero quello di tentare di abbracciare la stagione in cui siamo. Volevo qualcosa che fosse in un certo senso molto autunnale e che rappresentasse in particolare l'autunno nelle campagne britanniche. Volevo che fosse un abbigliamento comodo da indossare, direi quasi “accogliente”.
Come hai creato la tavolozza dei colori della linea? Qual è il concept generale?
Mi piaceva l'idea di mescolare colore e motivi vari. Penso che i quadri scozzesi, abbinati a una tavolozza di colori caldi, diano davvero il senso dell’autunno.
Perché hai collaborato con Peter Rabbit™? Hai qualche ricordo personale da condividere?
I libri di Beatrix Potter sono stati i primi che ho avuto da bambino. Penso che ormai facciano parte della cultura britannica. Potter è stata una vera pioniera della narrazione e oggi le sue storie sono diventate iconiche.
Ci sono un paio di articoli che richiamano lo stile del college. Cosa c'è di "inglese" in questo?
Da JW Anderson abbiamo rivisitato l'idea di sport e di college in diverse collezioni. Mio padre è stato sia un giocatore che un allenatore di rugby, e anche mio fratello giocava. Penso che lo sport faccia parte della mia famiglia: per questo ho voluto infondere uno spirito sportivo alla mia nuova collezione.
Nelle linee da te firmate ci sono sempre dei calzini molto affascinanti. Perché? Indossi calzini colorati o con motivi particolari nella tua vita quotidiana?
Adoro gli accessori, che si tratti di una borsa, di una sciarpa o anche di calzini. Per me sono quelle piccole cose che possono definire o dare qualcosa di speciale a un look.
Pensando alle vacanze che hai fatto, qual è il ricordo per te più toccante?
Ricordo che quando ero bambino, i miei genitori hanno costruito un finto supermercato con delle finte cose di plastica da vendere. Si chiamava "Il negozio Anderson".
Cos'è che apprezzi di più quando crei dei capi “LifeWear”? Cos'è cambiato a causa della pandemia e cos'è rimasto invariato?
Quando penso al LifeWear, penso a qualcosa che può essere vestito sempre, che va oltre il passare delle mode. E penso a un abbigliamento che è elegante e comodo allo stesso tempo. Ecco, è un abbigliamento che può essere indossato nella vita di tutti i giorni.